CALCIO CALDIERO TERME: un giorno speciale
07-01-2014 14:26 -
La prima squadra del Calcio Caldiero Terme ospite della Cooperativa Monteverde, centro di assistenza di Badia Cavalena che da 27 anni si occupa di persone diversamente abili. La sinergia appena descritta è di quelle da sottolineare. Nel racconto di una giornata curata ed animata da grandi e piccoli eroi. I grandi eroi sono ospiti, educatori, operatori e volontari della Cooperativa Monteverde . I piccoli eroi, invece, sono dirigenti, figure dello staff tecnico e giocatori del Calcio Caldiero Terme. Queste due realtà hanno deciso di interagire concretamente fra loro. In un rapporto continuativo. Iniziato con delle divertenti partitelle al martedì sera ed ora pienamente legittimato da un 3 Gennaio diverso da tutti gli altri. Un 3 Gennaio emozionante soprattutto per la profonda condivisione instauratasi fra i calciatori termali e i 47 disabili presenti nella struttura. «Sono molto contento di questa visita», la pronta conferma di Luigi, ragazzo ospite da Maggio 2012 della Cooperativa Monteverde. «Abbiamo conosciuto i giocatori del Caldiero alle partitelle del martedì sera. Finalmente adesso sono venuti a trovarci anche nella nostra cooperativa. Ricambieremo fra qualche mese questa visita sostenendo il Caldiero allo stadio. Personalmente sono già impaziente». Pronta dunque una nuova storia. L´ennesima con protagonisti ragazzi speciali. «Rimango sempre stupito da questa ondata d´affetto», le parole di Luigi Possente, tecnico del Caldiero e fra i principali artefici di questa collaborazione. « I ragazzi disabili hanno la grande capacità di sapersi donare completamente ai propri interlocutori. Difficile perciò non rimanerne affascinati. Questo 3 Gennaio è indimenticabile». Una giornata coordinata dai vari operatori della Monteverde. Abili nel sintonizzare calciatori e ospiti sulle stesse frequenze. Merito principalmente di proposte azzeccate. Nell´ordine: comuni attività di laboratorio ( tre gruppi misti alle prese con falegnameria, restauro e canto), pranzo comunitario ed infine il coro collettivo sulle note della canzone di Ligabue «Una Vita Da Mediano», musica scelta come colonna sonora dell´ iniziativa. «Giornate come queste sono uniche nel proprio genere», il ringraziamento di Marco Brighente, vice presidente della cooperativa sociale con sede a Badia Calavena. «Il Caldiero Calcio si sta dimostrando partner affidabile. Si è proposto autonomamente ed ora si sta avvicinando con grande rispetto alla nostra quotidianità. I nostri ragazzi stanno già beneficiando di questa collaborazione. Probabilmente si sentono maggiormente inseriti nel territorio. Questo, indubbiamente, rappresenta il motivo di maggior orgoglio per il sottoscritto. Il mio ringraziamento, poi, deve essere esteso anche all´amministrazione comunale. Le istituzioni locali si sono prodigate per questo bel progetto». Istituzioni locali rappresentate per l´occasione da Andrea Dal Sasso, assessore ai servizi sociali di Caldiero. « Il mio contributo è stato relativo», la sua sottolineatura. «Ho colto solamente la volontà di unione delle parti. Ho perciò soltanto agevolato questo bel matrimonio all´insegna della solidarietà. Da assessore e da cittadino sono orgoglioso di quanto sta accadendo. Sono progetti che trasmettono grande speranza per il futuro». Una speranza appoggiata e fortificata da Filippo Berti, presidente del Calcio Caldiero Terme. Lui è stato uomo della svolta. Il suo assenso infatti ha reso possibile ogni singolo istante di questa giornata di condivisione. Suggellata nella circostanza anche dalla donazione alla cooperativa di un televisore a 51 pollici e da una felpa celebrativa indossata da tutta la società termale. «Soltanto conoscendo certe realtà è possibile una completa maturazione», chiarisce Berti i motivi del suo sostegno a questa collaborazione. «Ho ritenuto perciò doveroso offrire ai miei ragazzi questa tipologia di esperienze. Il mio gesto è stato molto naturale. Ho creduto immediatamente nella grande umanità di questo progetto. Il Caldiero 2013-2014 sta scrivendo una significativa pagina di sport. E´ proprio una bella storia». Ritmata e condotta da uomini accomunati dalla medesima visione del sociale. Giusto perciò concludere con gli esempi di due di loro. Perfetti interpreti di questa bella iniziativa fra calcio e solidarietà. La prima storia è quella del venticinquenne Nicola Meneghetti, operatore presso la Cooperativa Monteverde. «Sono una ex promessa delle giovanili del Chievo»,racconta. «Adesso però mi sono pienamente realizzato in questo contesto. Ho sempre avvertito il forte desiderio di mettermi a disposizione degli altri. Ora perciò sono in una realtà a me più congeniale. E´ significativo che il Caldiero abbia compreso i messaggi del sociale». La seconda storia, infine, è il coerente emblema di questo spirito di condivisione. E´ la storia di un ex professionista che si è prontamente messo al servizio di questa nobile causa. Lui è Stefano Garzon, ex capitano dell´Hellas Verona attualmente al Cerea. Il suo perfetto messaggio conclusivo? «Io non vesto i colori del Caldiero, ma oggi era comunque importante esserci. Mister Gigi Possente mi ha coinvolto ed io non ho esitato ad accettare il suo invito. Già ai tempi dell´Hellas Verona amavo questo tipo di proposte. Concludo con una mia personalissima opinione: il calcio è uno strumento di integrazione straordinario, aumentiamo perciò la frequenza di queste iniziative».
Fonte: Alessio Faccincani
Fonte: Alessio Faccincani