Ciao Tullio!
02-01-2017 14:56 -
Ci sono notizie che non vorremmo mai sentire, ma che purtroppo fanno parte della nostra vita quotidiana e con le quali per forza dobbiamo convivere.
Alle prime luci dell´alba di oggi 2 gennaio 2017, improvvisamente ci ha lasciato il nostro caro amico Tullio Lonido, da moltissimi anni attivo collaboratore del Calcio Caldiero Terme.
Tullio, classe 1947, si era avvicinato allo sport come massaggiatore della squadra di calcio del Gruppo Sportivo Caldiero alla fine degli anni ´60, compito che lasciò alcuni anni dopo per intraprendere quella di arbitro della Figc, dove si distingueva per la sua professionalità e la sua spiccata imparzialità, anche quando doveva dirigere qualche incontro di qualche squadra giovanile del suo paese.
Quando era in campo con la sua "giacchetta nera" non conosceva nessuna, dava del lei a tutti indistintamente; insomma era il nostro "Lo Bello nostrano".
Lasciata la divisa di direttore di gara, era ritornato al suo primo amore, il Caldiero, come accompagnatore, dirigente, consigliere, ma il suo fiore all´occhiello era la mansione di "addetto all´arbitro", che come sempre svolgeva in modo impeccabile da parecchi anni.
Ma nel corso degli anni Tullio si è impegnato tanto anche nel volontariato della sua Caldierino, senza dimenticare che per molti anni è stato pure un frequente donatore di sangue e con questa associazione aveva partecipato anche al corso di formazione per l´utilizzo del defibrillatore.
Grazie Tullio per quanto ti sei donato alla nostra grande famiglia gialloverde, che commossa si stringe al dolore della tua cara famiglia!
Alle prime luci dell´alba di oggi 2 gennaio 2017, improvvisamente ci ha lasciato il nostro caro amico Tullio Lonido, da moltissimi anni attivo collaboratore del Calcio Caldiero Terme.
Tullio, classe 1947, si era avvicinato allo sport come massaggiatore della squadra di calcio del Gruppo Sportivo Caldiero alla fine degli anni ´60, compito che lasciò alcuni anni dopo per intraprendere quella di arbitro della Figc, dove si distingueva per la sua professionalità e la sua spiccata imparzialità, anche quando doveva dirigere qualche incontro di qualche squadra giovanile del suo paese.
Quando era in campo con la sua "giacchetta nera" non conosceva nessuna, dava del lei a tutti indistintamente; insomma era il nostro "Lo Bello nostrano".
Lasciata la divisa di direttore di gara, era ritornato al suo primo amore, il Caldiero, come accompagnatore, dirigente, consigliere, ma il suo fiore all´occhiello era la mansione di "addetto all´arbitro", che come sempre svolgeva in modo impeccabile da parecchi anni.
Ma nel corso degli anni Tullio si è impegnato tanto anche nel volontariato della sua Caldierino, senza dimenticare che per molti anni è stato pure un frequente donatore di sangue e con questa associazione aveva partecipato anche al corso di formazione per l´utilizzo del defibrillatore.
Grazie Tullio per quanto ti sei donato alla nostra grande famiglia gialloverde, che commossa si stringe al dolore della tua cara famiglia!
Fonte: Giorgio Verzini