DIAMO A GIULIO QUELLO CHE E´ DI ZENARI
18-09-2015 11:39 -
Ancora una volta, seppur involontariamente viene "oscurata" dalle pagine dell´unico quotidiano scaligero la figura del giovane del Calcio Caldiero Terme, classe 1997, Giulio Zenari, vera rivelazione dello straordinario campionato scorso, che si sta riconfermandosi anche nella difficile categoria dell´Eccellenza.
Nel big match della scorsa stagione Valgatara-Caldiero Terme al 1´ di gioco Zenari siglò la rete dell´importante vittoria, ma il cronista attribuì al difensore locale Franceschetti l´autorete, forse per rendere meno amara la sconfitta, ignorando però le direttive FIFA che sentenziano "Non sono considerati autogol i tiri nello specchio della porta che vengono deviati da un difensore. In questi casi si assegna pertanto la marcatura all´autore del tiro in porta".
In maniera diversa, anche nell´ articolo del 16/9/2015 che incensa le indubbie doti balistiche di bomber di Luca Avesani, la figura di Zenari viene "scambiata" dal momento che il primo goal dei gialloverdi in questo campionato è stato messo dal giovane Giulio Zenari e non da Luca Avesani come erroneamente scritto, anche perché in quel momento Avesani era seduto comodamente in panchina.
Quindi per dovere di cronaca "Diamo a Cesare quello che è di Cesare e a Giulio quello che è di Zenari"
Nel big match della scorsa stagione Valgatara-Caldiero Terme al 1´ di gioco Zenari siglò la rete dell´importante vittoria, ma il cronista attribuì al difensore locale Franceschetti l´autorete, forse per rendere meno amara la sconfitta, ignorando però le direttive FIFA che sentenziano "Non sono considerati autogol i tiri nello specchio della porta che vengono deviati da un difensore. In questi casi si assegna pertanto la marcatura all´autore del tiro in porta".
In maniera diversa, anche nell´ articolo del 16/9/2015 che incensa le indubbie doti balistiche di bomber di Luca Avesani, la figura di Zenari viene "scambiata" dal momento che il primo goal dei gialloverdi in questo campionato è stato messo dal giovane Giulio Zenari e non da Luca Avesani come erroneamente scritto, anche perché in quel momento Avesani era seduto comodamente in panchina.
Quindi per dovere di cronaca "Diamo a Cesare quello che è di Cesare e a Giulio quello che è di Zenari"
Fonte: Giorgio Verzini