04 Dicembre 2024
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FIORINI GIAMMARIA

CI HA LASCIATO GIAMMARIA FIORINI, PIETRA MILIARE DELLA F.I.G.C.
Ci ha lasciato due giorni prima di Natale, un personaggio sportivo che a Roma era considerato il nonno della Federazione Italiana Gioco Calcio. Figlio unico di un avvocato di Caldiero, nasce nel comune termale nel giugno del 1923 e suo coetaneo e compagno di banco alle elementari è il suo vicino di casa "John" Giacomo Tin, uno dei più forti giocatori del Caldiero di tutti i tempi, ceduto prima alla Sambonifacese e in seguito al Rovigo, società che alla fine degli anni 40 giocavano entrambe in serie C.
Giammaria, pur amando moltissimo il gioco del calcio, a livello agonistico - sportivo si sente più portato per l´atletica e in particolar modo per la specialità del lancio del martello e frequentando questa disciplina sportiva, ha l´opportunità di conoscere l´olimpionico e primatista mondiale di lancio del disco Adolfo Consolini, di sei anni più grande di lui, il quale gli regala la sua personale tuta sportiva della mitica "Bentegodi".
Conseguita la laurea in Farmacia, Fiorini alterna il lavoro con la passione per il calcio; lo troviamo già nei primi anni 50 a occuparsi prima della squadra giovanile del suo paese e dopo della prima squadra del Caldiero. Persona riservata, non amante dei riflettori, lavora sodo dietro le quinte, occupandosi in concreto di tutto ciò che gira attorno ad una squadra. Ma al termine della stagione 1958-59 succede un fatto che influirà sul forzato divorzio fra Giammaria e l´amata squadra del suo paese.
In quell´estate l´amministrazione comunale di Caldiero concede l´utilizzo del campo sportivo alla Libertas Borgo Roma di Mario Gavagnin, società sportiva d´ispirazione politica e così la squadra del Caldiero del "dotor", si ritrova sfrattata dal terreno di gioco del suo stesso paese. Per Giammaria è un duro colpo che così chiude a malincuore la porta con il calcio termale. Ma la sua serietà, competenza e capacità nell´ambito sportivo sono notate anche da altre società.
Siamo nel 1961 e alla società Audace S. Michele Extra si sta vivendo un momento difficile dal punto di vista societario, con un presidente dimissionario e una situazione economica un po´ pesante, poiché c´è da gestire anche il malloppo arrivato nelle casse rossonere a seguito dell´affare Corso, Da Pozzo e Guglielmoni ceduti all´Internazionale di Milano qualche anno prima. La società audacina è commissariata e la dirigenza rossonera all´unanimità nomina il Dott. Fiorini a capo di questa delicata situazione. Nel giro di pochi mesi grazie al suo intervento la situazione si normalizza e con l´elezione del nuovo presidente Corsi, il suo compito si esaurisce, anche perché davanti a lui si stanno aprendo ben due nuovi orizzonti.
Entra a far parte della dirigenza del glorioso San Zeno Verona e contemporaneamente inizia la sua collaborazione anche con la Federazione a Venezia, dove nel Gennaio del 1965 è eletto consigliere regionale a fianco del presidente sambonifacese Renzo Tizian. E´ lui l´ideatore in quello stesso anno del periodico "Calcio Veneto" che per qualche tempo esce a supporto delle società dilettantistiche, ma soprattutto è uno dei più combattenti assieme a Tizian, quando propongono di spostare la sede federale dal centro della città di Venezia in una posizione più consona alle esigenze viabilistiche di tutte le società venete; contro la compattezza dei consiglieri veneziani la battaglia è molto accesa in quanto sembrano essere irremovibili, ma alla fine si trova una soluzione intermedia spostando la sede sulla terraferma a Mestre.
Nella stagione 1969-70 diventa presidente dei granata del San Zeno e nella "Busa" rimane in carica per ben otto campionati. In F.I.G.C. a Mestre è rieletto consigliere nel 1972 quando alla presidenza arriva il rodigino Antonio Ricchieri che rimane in carica fino al 1976, alla cui scadenza il presidente della F.I.G.C. Artemio Franchi sostenne vivamente la candidatura a presidente regionale di Giammaria, il quale cortesemente rifiutò, pur restando come consigliare regionale a fianco del nuovo presidente vicentino Enrico Galuppo.
Dopo quattro anni il dott. Fiorini spicca il volo per Roma dove entra a far parte della Commissione Tesseramenti, ruolo che ricopre per circa un ventennio fino agli inizio degli anni 2000, quando per lui si aprono le porte della Commissione Federale di Assistenza, costituita per valutare delicate situazioni di difficoltà di ex calciatori. Da un po´ di tempo causa malattia a Roma non andava più, ma nonostante ciò alla domenica sera fino a pochi giorni fa mi telefonava per sapere il risultato del Caldiero, perché in fin dei conti la squadra del suo paese era sempre nel suo cuore.

Fonte: Giorgio Verzini

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